Da diversi anni vive a Cerese di Virgilio, Mantova. Attualmente si dedica all'attività di designer per aziende, negozi di arredamento e oggettistica. La sua attività espositiva ha inizio tra il 1977 e il 1978 con la personale alla galleria Avanguardia 2 di Milano e la partecipazione ad ART 9''78 di Basilea. Dal 1980 al 1985 è presente in diverse collettive e Fiere d'Arte a Basilea, Bilbao, Bari Expo Arte. Osgnach giunge alla pittura da un apprendistato di bottega: lavora i preziosi, studia e indaga la morfologia delle pietre, si lascia affascinare dalle venature, dalla crescita degli scisti e dialoga con un naturale trasformato e sedimentato nelle viscere della terra. La geometria e la regola che scopre nelle pietre, come nelle essenze legnose, diventano norma alla quale negli anni Ottanta egli obbedisce nella realizzazione degli oggetti, come nelle veline. Frutto della sperimentazione di ossidi che opportunamente trattati, conferiscono ad un impalpabile supporto una materica imbevuta di colore-luce. Ad Osgnach interessa prelevare la materia e rimetterla nel circolo della contemporaneità assecondando la propria sensibilità, secondo un rigore metodologico e fattuale. Osgnach si dedica alla progettazione di strutture a parete e luminose per interni come quella collocata in una sala dell'Hotel Rechigi di Mantova che fa parte di una collezione d'arte contemporanea, oltre che all'attività di progettista e di esecutore di pezzi unici. Quella di Osgnach si potrebbe definire un'arte organica, nel senso che è fatta dall'uomo per l'uomo e soprattutto nasce da supporti di per sé vitali, dei quali egli rispetta la segreta biologia. Attualmente vive e lavora a Virgilio.